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Commemorazione della Battaglia di Palestro

  • Paola Montonati

battaglia palestro 1La storia, unica e insostituibile maestra, passa anche da guerre, da battaglie che ci hanno portato a essere quello che siamo oggi.

Dal 27 al 29 maggio a Palestro, in provincia di Pavia, si terrà la commemorazione del 157esimo anniversario della battaglia che il 30 e 31 maggio 1859 vide scontarsi le truppe franco-piemontesi e quelle austriache.

Tutto ebbe inizio dopo il primo scontro tra le forze franco sardo ormai riunite e quelle austriache presso Montebello, che condusse l'esercito francese, dalle posizioni di Alessandria, Valenza, Voghera e Tortona, verso la direzione nord – nord est, a portarsi in posizione per una massiccia offensiva che sarebbe partita da Vercelli, allo scopo di puntare su Novara e Milano aggirando la destra austriaca.

Le forze francesi vennero protette dai Sardi schierati sul Sesia che, per trarre in inganno il nemico, passarono sul fiume all’alba del 30 maggio, con quattro divisioni guidate dai Generali Cialdini, Durando, Fanti e Castelborgo, verso Palestro, Confienza, Casalino, Vinzaglio, per tenere occupata l'estrema ala destra austriaca, formata dalla Divisione Lilia.

Durante l’attraversamento del fiume da parte dei piemontesi, ci furono forti contrasti fra il Re Vittorio Emanuele II e il Generale Alfonso La Marmora, poiché il secondo dal suo personale quartier generale sosteneva che l’attraversamento sarebbe stato un errore, ed ebbe il coraggio di dirlo direttamente al Re, affermando che quello era un ordine sbagliato.

Ma il re infuriato gli volse le spalle e confermò l'ordine, portando a termine l’attraversamento del fiume con tutte le truppe.

E fu proprio grazie a questa preventiva presa di posizione che la battaglia che a Palestro venne vinta di slancio, portando pochi giorni dopo a quella di Magenta.

Le celebrazioni cominceranno venerdì 27, alle 21, a villa Cappa Pietra di via Indipendenza con la presentazione del giallo storico Manzoni e la spia austriaca, presente l’autore Umberto De Agostino, oltre al racconto fotografico delle precedenti commemorazioni realizzato da Pierangelo Ubezzi con il commento di Giancarlo Bessi e Riccardo Pietra.

Sabato 28, alle 15, aprirà il Museo diffuso fra l’ossario, villa Cappa Pietra, la sala consiliare e la parrocchia di San Martino, che sarà visitabile con guida fino alle 19 con la promozione di Soms Cultura, mentre in via Italia sarà allestito l’accampamento Vita militare e civile nel Risorgimento italiano ideato dall’associazione storica Compagnia de le Quatr’Arme.

Alle 21 in piazza Unità d’Italia si terrà Palestro d’Algeria, un racconto epistolare di Mauro Neri ispirato alla vita straordinaria di Domenico Andrea Bassetti, nato nel Trentino nel 1828, che nel 1859 combatté a Palestro tra le file dell’esercito piemontese, per poi arruolarsi nella Legione straniera francese e fondare nel 1867 in Algeria la cittadina di Palestro, oggi nota come Lakhdaria, dove venne trucidato con parte della popolazione di emigrati italiani nel 1871.

Domenica 29 maggio alle 9.45 ci sarà il ritrovo davanti al municipio cui seguirà il corteo al monumento-ossario, dove alle 10,30 sarà celebrata la messa per i Caduti, con la deposizione delle corone e la commemorazione all’ossario e ai monumenti al Soldato e al Bersagliere.

Alle 12 è previsto il rinfresco e nel pomeriggio, la riapertura del Museo diffuso alle 15 e, alle 16, il concerto della Fanfara di Asti in piazza Unità d’Italia, verso le 22 un raduno finale all’ossario per il saluto ai Caduti.

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