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Arte grafica italiana del XX secolo, dalla A alla Z a Pavia

  • Paola Montonati

arte grafica pavia 1Dal 13 aprile al 7 maggio presso il Broletto di Pavia ci sarà un’importante mostra dedicata alla grafica, un’arte spesso nei secoli considerata minore e di secondo piano rispetto alla pittura, ma che affonda il suo pensiero nel linguaggio autonomo dell'incisione.

Organizzata dalla Fondazione Sartirana Arte in collaborazione col Settore Cultura del Comune di Pavia, Arte grafica italiana del XX secolo, dalla A alla Z vedrà un'accurata selezione di opere grafiche della collezione creata a cominciare dagli anni Settanta del Novecento da Giorgio Forni, direttore della Fondazione Sartirana Arte.

Le opere, che sono state acquistate direttamente dagli studi degli artisti, sono un notevole campionario di arte a stampa degli ultimi cinquant'anni, dove si sono cimentati i più noti pittori e scultori italiani, dalla A di Afro alla Z di Zompì, per tradurre in una serie di disegni i temi specifici del loro lavoro.

Il Novecento ha cambiato il discorso sulla grafica artistica spostando l'attività incisoria, l'attenzione e l'interesse collezionistico sul mondo delle stampe di riproduzione di opere pittoriche, che fu un oggetto di collezionismo tra Settecento e Ottocento, alla stampa di invenzione, oggi un prodotto artistico di autonoma espressione.

Mostrando nella serialità degli esemplari di carta stampati i segni e le caratteristiche di un linguaggio autonomo, gli artisti novecenteschi hanno liberato la grafica dal ruolo secondario rispetto alla pittura e alla scultura a lungo mantenuto.

Il procedimento seriale della grafica, ripetitivo di esemplari, ha eliminato quella concezione aristocratica dell'arte che difendeva il pregio della rarità dell'opera unica, come diceva Walter Benjamin nel saggio del 1936 L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica con la frase “L'opera d'arte è sempre stata riproducibile”.

Fino ad oggi maestri come Carrà, Vedova, Guttuso, Consagra, Melotti, Pomodoro, Santomaso, Ghinzani, Carmi, Bacci, Gaspari, Morandis, Pirro, Forgioli, Guidi, Benevelli, Dova, Scanavino, Staccioli, Tenconi, Trubbiani, Vespignani, Pavarotti, Conte e molti altri hanno fatto un viaggio sfaccettato e senza fine tra ricerca astratta geometrica e lirismo, figurazione e approccio concettuale, informale ed espressione pop.

La mostra sarà visitabile giovedì e venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.

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