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Krispin o Vintalena

  • Paola Montonati

ventaglio 1Una deliziosa storiella in dialetto, decisamente adatta alla stagione estiva e che ci porta ai tempi andati.

Una storiella che, nella sua semplicità e anche forse assurdità, ci farà sicuramente sorridere.

In Lomellina il ventaglio è chiamato “Krispin”, ma a Voghera si dice “Vintalena”.

Un’estate un gruppo di medesi diretti a Varzi per due giorni di vacanza si fermò a Voghera per prendere il trenino.

Sul piazzale della stazione vi era un venditore di cianfrusaglie, fra le quali spiccavano  dei ventagli.

Una signora medese che aveva caldo chiede:

“Brav hom dèm un Krispin

“Sik lé al Krispin?” chiede il venditore.

“L’è kul – lì” indica la signora.

“Kul – lì a lè la Vintalena

“Ag nò ad du qualità. Da du sold e da vot sold” dice a sua volta il venditore.

“Deman jun da du sold” chiede la signora.

Paga e si porta via il ventaglio.

Lo muove per ventilarsi ed il ventaglietto troppo economico va subito in pezzi.

La signora torna quindi dal venditore arrabbiata e dice a questi: “A si un bel mèral, bon da ciula la gent. Al vos Krispin lè andai a mug hammà per moval du volt. Duvris plav la facia con si stac chi” (1)

“Rabièv no” risponde calmissimo il venditore “Cust lè na vintalena da ten fèram e da mov la testa, la culpa lè la vosa” (2)

(1)“Siete un bel merlo, capace di fregare la gente. Il vostro ventaglio si è sfasciato solo al muoverlo due volte. Dovrei spellarvi il viso con queste stecche”

(2) “Non arrabbiatevi, questo è un ventaglio da tenere fermo e da muovere la testa, la colpa è vostra” 

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