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E la chiamano estate: Yellow Bird Al ritmo di musica

  • Paola Montonati

yellow bird 1Lo Yellow Bird è un cocktail poco noto, ma questo concentrato di agrumi è davvero qualcosa di fantastico.

Il cocktail ha un’origine incerta poiché non si conoscono né l’autore né il momento in cui venne creato.

L’unica cosa certa che Yellow Bird è un nome legato all’ambiente musicale, e fa supporre che il cocktail stesso fosse un omaggio a un brano musicale.

Secondo un’ipotesi il brano può essere Yellow Bird, portato al successo da Harry Belafonte nel 1957, rielaborato in inglese e ispirato alla canzone haitiana Choucoune, scritta da Alan Bergman e Marylin Keith.

Una seconda ipotesi racconta che il nome del drink sia un omaggio al brano Yellow Bird del 1959 interpretato dai Mils Brothers, gruppo pop jazz statunitense fondato nel 1928 e ancora oggi attivo grazie agli eredi dei quattro fondatori afroamericani.

La base alcolica dello Yellow Bird è basata sul gusto intenso del rum bianco cui viene aggiunto un goccio di triple sec e infine il liquore Galliano.

Con l’aggiunta del succo di limone si ha un grande cocktail, reso particolarissimo dalla presenza del Galliano, che aggiunge una vivacità aromatica tra anice, vaniglia e zafferano a una base classica e super collaudata.

E’ un cocktail che non ha limiti e il suo grado alcolico non troppo alto lo rende adattissimo come aperitivo, drink da dopo cena, ma anche come cocktail per party o brunch allegri.

Per un buon Yellow Bird ci vogliono 3 cl di rum blanco, 1,5 di liquore Galliano1,5 di triple sec e

1,5 cl di succo di limone.

Dopo aver spremuto il limone e filtrato il succo, mettete del ghiaccio nello shaker, aggiungete tutti gli ingredienti, agitate per 15 secondi e versate in una coppetta ghiacciata, sempre filtrando.

Una volta che avrete decorato il bicchiere con una fetta di lime o un baccello di vaniglia, ecco pronto il drink perfetto per una calda sera di mezza estate.

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