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Cucina dal mondo: Kenia

  • Paola Montonati

kenia 1Gioiello della costa africana orientale, affacciato sull'Oceano Indiano, il Kenya è una meta ambita per le vacanze, in un susseguirsi unico di esperienze e paesaggi, dove alle coste oceaniche si alternano le visioni sul lago Vittoria, mentre catene montuose e altipiani desertici incorniciano le riserve naturali.

Per gli amanti della buona cucina i piatti tipici locali diventano fondamentali per vivere la quotidianità keniota. 

La vicinanza con l'oceano e nell'interno con il lago Vittoria assicura la presenza a tavola di un gran numero di specie lacustri e marine, crostacei o molluschi che, a seconda dell'area, sono cucinate in modo più o meno spartano.

Ad esempio, i ristoranti di Malindi e Mombasa, note località turistiche, situati sulla rotta delle spezie della vicina Zanzibar, propongono cernie e gamberoni aromatizzati con curry, zenzero, chiodi di garofano, noce moscata o pepe.

Nell'interno del Kenya, il lago Vittoria è una risorsa fondamentale per molte comunità, che sulla pesca basano il proprio sostentamento.

Le acque del lago si sono rivelate un habitat ideale per il persico del Nilo, specie importata nel 1954, che ha modificato gli equilibri biologici del lago, ma ha introdotto dei nuovi piatti nella cucina keniota.

Il pesce persico è solitamente servito sotto forma di filetto, ma le famiglie indigene lo consumano questo prodotto ittico semplicemente alla griglia o bollendolo e insaporendolo, durante la cottura, con il latte di cocco, suddiviso in piccole porzioni e usato per insaporire i piatti principali della famiglia.

Tra i piatti del grande pranzo del Kenia c’è l'ugali, una polenta di farina di mais e acqua, e i sambusa, piccole frittelle ripiene, spesso insaporiti da piatti a base di carne, nonostante quest’alimento è riservato alle fasce più ricche della popolazione.

Invece la carne alla griglia, il pollo alla marinara e quella alla griglia sono pietanze riservate a occasioni particolarmente importanti, con piccole porzioni di uova, carne e pesce accompagnate da un piatto unico vegetale da cui l'intera famiglia si serve.

Tra le altre pietanze ci sono l'irio, una zuppa di legumi, chicchi di mais, patate a cubetti e spinaci e lo stew, una zuppa di fagioli in cui vengono posti piccoli pezzi di carne con funzione di spezzatino. Le famiglie keniote non consumano il pane, ma la loro cultura gastronomica ha i mkate mayai, una piadina farcita con prodotti di origine animale, i mandaazi, delle focaccine non lievitate, o il chapati, del pane con aggiunta di latte di cocco, che sono mangiati durante i pasti comunitari.

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