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Novità sul Coronavirus in Lombardia

  • Paola Montonati

coronavirus 1Si è tenuta questa sera alle 18 nella Sala Testori, di Palazzo Lombardia, una conferenza stampa sul punto al nono giorno dal via dell'emergenza. Sono stati presentatigli aggiornamenti e gli ultimi sviluppi sull'andamento del Coronavirus. Sono quasi mille lombardi positivi, ma aumentano le dimissioni. Obiettivo ripartire al più presto.

Tra le misure di contenimento: riaprono i musei, ma con visitatori distanziati di un metro. Le misure di contenimento del contagio vengono confermate quasi in toto.

La Regione Lombardia si sta spendendo con tutti i suoi uomini e mezzi, per arginare, isolare il più possibile il morbo. Preziosissimo il lavoro del personale medico e infermieristico, per impedire l'ampliarsi dell’estensione, bloccando le possibili vie del contagio tramite le misure restrittive.

Le cifre del contagio sono aumentate, anche per i capillari controlli messi in campo. «I casi di pazienti positivi in Lombardia sono saliti a 984 - annuncia l’assessore al Welfare Giulio Gallera -, dei quali 406 ricoverati e 106 in reparti di terapia intensiva. Ci sono anche 375 persone in isolamento domiciliare e altre 73 dimesse con trasferimento a domicilio 73. I decessi ad oggi sono 31. Pochissimi i minorenni colpiti (sei), tutti in condizioni buone: si conferma con ogni evidenza che la categoria più “a rischio” è quella degli Over 75, la stragrande maggioranza delle vittime. Circa novemila, infine, le persone in osservazione, casi negativi ma entrati in diretto contatto con i pazienti risultati positivi».

«Stiamo lavorando intensamente - aggiunge Gallera - sulla gestione del fenomeno. Oggi abbiamo incontrato i responsabili delle strutture private accreditate dotate di Dea (Dipartimento d’emergenza e accettazione) o Pronto soccorso, abbiamo raccolto l’assoluta disponibilità a mettere a disposizione posti letto nelle terapie intensive ed entrare a far parte della gestione dell’emergenza. Occorre rafforzare il personale coinvolto, già oggi il gruppo San Donato ha messo a disposizione 14 medici».

Si anticiperanno addirittura di oltre un mese (tramite le videoconferenze) le lauree degli infermieri programmate ad aprile, in modo da consentire loro di entrare subito in servizio.

«Confermiamo - ha detto il vicepresidente Fabrizio Sala - che cinema e teatri rimangono chiusi. Quanto ai musei, invece, riapriranno con una forma di ingressi contingentati, introducendo la discriminante della distanza di almeno un metro tra un visitatore e il successivo. Sospensione delle lezioni confermate. I bar saranno aperti e contingentati, cioè con limitazione ai posti e sedere e almeno un metro di distanza uno dall’altro».

Confermata la chiusura di palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere e centri termali, resteranno aperti gli impianti sciistici, con la sola limitazione della riduzione di un terzo della capienza per gli impianti di risalita chiusi (funivie).

«In questo nono giorno dall’inizio dell’emergenza - racconta il presidente Attilio Fontana in videocollegamento dal suo ufficio in cui è auto isolato - abbiamo iniziato sin dalla mattinata un lavoro importante con il governo e le altre Regioni. Abbiamo come obiettivo la ripartenza, ma non possiamo dimenticare di prestare attenzione alle questioni sanitari senza le quali la ripartenza non potrà avvenire».

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