Lombardia contro il Coronavirus
Il Coronavirus non accenna a rallentare, e Regione Lombardia usa tutte le risorse per fronteggiare il rischio di mandare in tilt il sistema sanitario, dopo 10 giorni di emergenza.
Nella giunta di oggi, riunita dopo che tutti gli assessori si sono sottoposti al tampone, per la positività del delegato allo sviluppo economico Alessandro Mattinzoli, sono stati stanziati 50 milioni di euro.
Quaranta milioni solo per le attrezzature, tra cui i caschi C-PAP, macchinari per la ventilazione meccanica di chi ha problemi respiratori, per alleggerire i ricoveri in terapia intensiva, e dieci milioni per le assunzioni di nuovi medici.
Nei numeri forniti dall’assessore al welfare Giulio Gallera c’è un’emergenza che non toglie la Lombardia dalla morsa del virus, tra 1254 casi positivi, di cui 478 ricoverati più 127 in terapia intensiva, e 472 positivi asintomatici.
Sono saliti a 38 i decessi, tutte persone con patologie correlate, ma salgono a 139 le persone dimesse dagli ospedali e trasferite al domicilio, con le prime due persone guarite provenienti dalla zona rossa.
“La fascia più debole e quella che può avere le conseguenze più critiche dal contagio” racconta Gallera “sono gli over 65, che rappresentano il 52% dei casi positivi e il 68% delle persone in terapia intensiva”.
È a loro che l’assessore dice di “stare riguardati, il più possibile a casa, e ridurre i contatti, per i prossimi 15 giorni”.
La priorità è aiutare gli over 65, soprattutto quelli che vivono soli, ma anche le 9000 persone in isolamento volontario, in quanto contatti diretti dei contagiati, che devono rimanere per 14 giorni al proprio domicilio
Per la gestione delle attività sanitarie si devono “Aumentare i posti letto nelle terapie intensive dedicati al coronavirus, per reggere un urto che sta crescendo” dice Gallera “Ma contiamo di usare meno posti letto nelle terapie intensive grazie all’acquisto dei caschi C-PAP”.