Importante accordo con la Cina sul risotto italiano
Via libera all’accordo sull’esportazione di riso italiano in Cina. È stato firmato a Pechino il protocollo fra il ministero delle politiche agricole e l’amministrazione generale delle dogane della Repubblica popolare cinese, che consente l’esportazione in Cina di riso da risotto.
Un’intesa “che corona concretamente un negoziato diplomatico e tecnico andato avanti per anni con il coinvolgimento del Servizio fitosanitario nazionale, condotto insieme alle rappresentanze dei risicoltori e delle imprese risiere italiane. Un accordo importante, quello firmato dal Mipaaf attraverso l’ambasciatore italiano in Cina e l’Amministrazione generale delle Dogane della Repubblica popolare cinese, che permetterà l’export del riso da risotto italiano in Cina. Per l’Italia, primo produttore europeo di riso e leader nella produzione di eccellenza del cereale, si apre un mercato importante, con 50 milioni di cinesi pronti ad apprezzare il nostro risotto”.
E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alla notizia dell’intesa siglata a Pechino, che corona un lungo lavoro tecnico e diplomatico, svolto insieme al mondo imprenditoriale del comparto italiano. “Si tratta di una buona notizia anche per i nostri risicoltori, - aggiunge Giansanti - che continuano a subire le importazioni agevolate, in particolare dal Myanmar per la qualità Japonica”.
Confagricoltura evidenzia inoltre come l’accordo possa rafforzare anche lo scambio tra due culture differenti, ma che collocano entrambe il riso tra gli ingredienti basilari delle rispettive cucine. “Una volta superata l’emergenza Coronavirus – auspica il presidente di Confagricoltura – potremo mettere a frutto il lavoro svolto con le autorità cinesi per aprire un ulteriore dialogo con un altro mercato importante, quale l’India”.
Con le oltre 200 varietà iscritte al registro nazionale, ognuna con le proprie peculiarità, l’Italia è leader del settore nell’Ue, assicurando oltre il 50% della produzione di riso europeo. Il riso italiano “si distingue da quello coltivato nel resto del mondo grazie a varietà tipiche e apprezzatissime come il Carnaroli, l’Arborio, il Vialone Nano, il S. Andrea e il Baldo”. Con questo accordo le qualità del riso italiano da risotto vengono ulteriormente riconosciute e potranno sempre più essere apprezzate anche dai cittadini cinesi, i maggiori consumatori al mondo di questo alimento. Secondo i dati della FAO, la Cina è il primo produttore mondiale di riso, seguito dall’India.