Coronavirus: Nelle ultime 24 ore 400 nuovi casi in Lombardia. In Val Seriana picco di contagiati. Primi casi anche in Val D'Aosta
Ormai è un vero e proprio bollettino di guerra, il bilancio quotidiano del contagio da Covid-19, esposto come ogni giorno ai cronisti assiepati in sala Testori del Palazzo regionale dall’assessore al Welfare Giulio Gallera. Nelle ultime 24 ore ha fatto registrare un’impennata notevole.
"Il numero dei contagiati continua a crescere, sono ormai 2251 (Erano 1820 ieri, con un incremento di ben 431 unità in solo 24 ore, pari a oltre il 20%) di cui 1169 ricoverati, di cui 244 in terapia intensiva, 364 in isolamento domiciliare. Crescono anche i dimessi, 376 in un solo giorno, 126 in più di ieri. I morti sono 98. A oggi abbiamo 11mila persone in isolamento volontario. Abbiamo aumentato i posti di terapia intensiva dedicati al coronavirus sono diventati 321".
Il dato che emerge è quello dei nuovi casi di decesso, anche oggi per lo più localizzati nella zona rossa del Lodigiano e nella Bergamasca, nella zona di Alzano Lombardo, Gallera precisa inoltre che: "Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di pazienti estremamente anziani e con serie patoglogie preesistenti, con un’età media superiore agli 80 anni".
Sulla provincia di Bergamo, sull'asse di Nord-Ovest, nella zona di Alzano Lombardo e della Val Seriana. Gallera conferma che i tecnici sono al lavoro per una valutazione della situazione: "I dati evidenziano una crescita maggiore rispetto al resto della regione, oltre cento nuovi casi solo da ieri. C’è sicuramente un orientamento a chiedere misure forti, ma al momento non abbiamo informazioni sicure. Di sicuro invitiamo la popolazione di quella zona alla maggiore cautela possibile".
L'assessore Gallera continua poi, facendo il punto sulla zona della bergamasca:"I tecnici stanno facendo le loro valutazione, sull’ipotesi della creazione di una nuova zona rossa. I tecnici stanno chiedendo misure ufficiali, ma non abbiamo informazioni dal Governo. Al di là dell’assunzione di un provvedimento restrittivo, invitiamo i cittadini di quella zona a ridurre la loro vita sociale, a essere molto attenti e prudenti".
Sulla ricerca di nuove forze, l’assessore annuncia che in due giorni la Regione ha formalizzato l’assunzione di 136 tra medici e infermieri. "Questo è il momento in cui abbiamo bisogno delle migliori energie di questa regione e di questo paese. Potremmo avere bisogno anche di una mano dalle Ong, serve molto personale".
Poi un’analisi geografica: "Milano (oggi 86 casi) e le grandi città hanno per ora un numero curiosamente basso di contagi, e c’è tutta una zona della Regione, quella prealpina (Varese, Como, Lecco, Sondrio) e dell'altomilanese che non è praticamente quasi stata toccata, il che ci fornisce grandi possibilità di risorse".
Con strutture come l’ospedale di Circolo di Varese, quello di Busto e quello di Legnano, pronti ad accogliere pazienti positivi e a fornire un aiuto anche sul piano del personale. C'è chi avanza anche l'ipotesi di riaprire appositamente anche il vecchio ospedale di Legnano, dismesso nel 2010, con reparti praticamente pronti per affrontare qualsiasi tipo di evenienza.
Ribadiamo la nostra proposta per un intervento su tutto il territorio della regione. Abbiamo chiesto al governo, noi come il Veneto e l’Emilia, di non fare distinzioni tra diverse zone. Aspettiamo ora il testo dal governo, visto che abbiamo appreso che il testo definitivo arriverà settimana prossima". Ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala.
Sala ha spiegato che: "Continua l’interlocuzione con il governo", e che "lavoriamo per stimare il danno economico immediato e le priorità degli interventi. Lavoriamo al nostro interno per primi progetti che possano sostenere l’economia e le funzioni per la scuola in questo periodo». In particolare, «oggi abbiamo parlato con le compagnie di telecomunicazioni e anche con aziende che offrono piattaforme di e-learning per consentire al maggior numero di studenti possibile di seguire lezioni a distanza".
Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 1.777 i malati in Lombardia, 658 in Emilia Romagna, 380 in Veneto, 106 in Piemonte, 120 nelle Marche, 45 in Campania, 21 in Liguria, 60 in Toscana, 41 nel Lazio, 21 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Sicilia, 12 in Puglia, 8 in Abruzzo, 7 in Trentino, 7 in Molise, 9 in Umbria, 1 in provincia di Bolzano, 2 in Calabria, 2 in Sardegna, uno in Basilicata, e 2 Valle d’Aosta.